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Lettera aperta al direttore
Nei giorni scorsi, un piccolo quotidiano on line di provincia che non di rado, al posto di fare reale informazione viene utilizzato come “macchina del fango”, ha pubblicato un articolo ‘contra personam’ completamente fuorviante e con fatti descritti assolutamente non veritieri sul mio conto.
Proprio per questo intendo precisare alcune circostanze riportate, approfittando dello spazio che il Suo giornale, sempre attento alle dinamiche del territorio, mi concede.
In primo luogo, non mi sono mai definito “capo dei ribelli”, espressione giornalistica che ha utilizzato Lei, direttore, per semplificare la situazione di serrato confronto all’interno del partito di Forza Italia.
Personalmente posso dire di essere un imprenditore prestato alla politica che ha cercato in questi mesi di mettere a disposizione del sindaco i propri contatti e la propria esperienza per realizzazione di progetti a favore del territorio e della comunità. E della bontà, oltre che dell’efficacia del mio contributo, il primo cittadino ne ha avuto sempre prova.
Anzi in più di un’ occasione sono stato compulsato, nonostante non ricoprissi alcuna carica, ad occuparmi di diverse questioni e problemi tanto da essere in varie circostanze delegato ufficialmente. (prot 21265/2015, prot 16160/20150, prot 16512/2015).
Anche per quanto riguarda la vicenda del coordinamento della locale sezione di Forza Italia le cose sono andate in maniera diversa. L’invito ad assumere il ruolo di commissario mi è stato fatto direttamente dai due fratelli Monopoli, Luca (coordinatore dimissionario) e Simone, sindaco di Forza Italia.
Io, semplicemente per spirito di servizio, ho dato la mia disponibilità a traghettare il partito fino all’individuazione del nuovo coordinatore da scegliere attraverso la partecipazione collegiale ed il voto di tutti gli iscritti.
Dunque, da un lato, mi si chiede di dare il mio contributo sottraendo tempo prezioso alle mia attività e dall’altro si scrive che il sottoscritto “vuole fare qualcosa”. Un vero caso di dissociazione mentale o molto più semplicemente di contraddizione.
Per quanto riguarda la vicenda della prima riunione della cabina di regia, anche qui,voglio precisare come la stessa fu anticipata la mattina ed io trovandomi già in comune per un incontro tra me, il sindaco, ed un altro imprenditore lo stesso Monopoli mi invitò a prendervi parte. Del resto è noto come il sindaco ha come sua consuetudine quella di tenere sempre riunioni allargate al di là dei ruoli dei partecipanti, ruoli che solo quella mattina sono stati fatti valere. Ma va bene così.
Ed ancora, per quanto riguarda il documento firmato da una parte consistente dei candidati e sottoscritto dallo stesso ex vicesindaco, questo è giunto dopo una riunione e una condivisione rispetto ai contenuti. Non ho notizia di smentite pubbliche da parte di nessuno dei sottoscrittori.
In relazione, invece, alle ultime due riunioni di partito, le sole alle quali non ho partecipato, voglio puntualizzare che la mia assenza è stata dovuta dal fatto che gli incontri non sono stati convocati dal coordinatore pro – tempore. Del resto in tutte e due le occasioni si è avuta, non a caso, una esigua partecipazione.
Voglio ulteriormente ribadire che la mia è unicamente una passione civile perché non vivo di politica ma ad un certo momento della mia vita sento la necessità di dare un contributo in termini di impegno per la crescita di un territorio dove le imprese di famiglia sono presenti da oltre quarant’anni.
Questa mattina, in un incontro con il sindaco, gli ho preannunciato che avrei lasciato Forza Italia perché non condivido più il modo in cui viene gestito il locale circolo e per la mancanza di un coordinatore realmente terzo rispetto alle parti.
In conclusione di questa mia lettera, al sindaco che comunque è chiamato ad un compito gravoso e non facile, gli dico di guardarsi bene dal “cerchio magico” di cui si è circondato che in soli otto mesi è stato capace di far calare in maniera drammatica il consenso di cui godeva. La mia decisione è certamente sofferta e attendo di confrontarmi prossimamente con i miei riferimenti sovra comunali del partito.
Visto che l’articolo a cui ho fatto riferimento all’inizio di questa lettera contiene numerose circostanze non vere oltre che nefandezze sul mio conto, sto verificando con i miei legali se vi sono i presupposti per una querela per diffamazione a mezzo stampa.
Nel ringraziarLa, voglio evidenziare che tutto quanto ho riportato nella presente ha un comune denominatore: riscontri e testimonianze.
Nino Navas