CAIVANO – Neppure cambiare una luce pubblica è facile a Caivano. L’ente locale è assente ed addirittura un parroco, don Michele Mottola, deve scrivere la sua indignazione su Facebook. Forse il povero don Michele non sa che, se non hai santi in paradiso al Comune, nessuno ti ascolta…
Ecco la sua cortese e sacrosanta protesta, pubblicata sul suo profilo:
“UNA RICHIESTA DI UN SEMPLICE CHIARIMENTO: Sul Sito del Comune di Caivano c’è una indicazione che dice…”SEGNALAZIONI GUASTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE 800600323. In qualità di Parroco della Chiesa di S. Barbara chiamo questo numero Lunedi scorso (2 novembre, ndr) facendo presente che di fronte alla casa canonica si era fulminata la lampada di un faro oscurando un buon tratto di via S. Barbara, facevo anche presente che dai locali della casa in questione decine di bambini di sera venivano per il Catechismo e per motivi di sicurezza bisognava intervenire al più presto. L’operatore che mi rispose mi assicurò che al più presto sarebbero intervenuti. Passa il Lunedi e il Martedi e la lampada rimane ancora scura. Richiamo il Mercoledi e ricevo la stessa risposta del pronto intervento, siamo a Giovedi sera e ancora la lampada rimane spenta creando disagio non solo ai bambini del Catechismo ma anche ai fedeli che passano per quella strada per ascoltare la S. Messa.
LA DOMANDA: A chi ci dobbiamo raccomandare per avere quei servizi che ci permettano di vivere come normali cittadini di una città che almeno in questo dovrebbe essere più attenta? Se per una semplice sostituzione di una lampadina ti mandano a comprare “il torrone” prendendoti in giro sul cosiddetto “PRONTO INTERVENTO” come si risolvono i grandi problemi di cui ancora oggi è afflitta la nostra città?
Come Comunità Parrocchiale saremmo grati a chi ci può dare una risposta..GRAZIE DI CUORE !!!!!!!
SANTA NOTTE A TUTTI”.
Noi preghiamo affinchè, grazie a Cristo, la luce possa finalmente essere aggiustata.
(Nella foto sopra il faro con la lampada fulminata)