CAIVANO – Brutti tempi per il primo cittadino Simone Monopoli. Piove sul bagnato, si direbbe. Infatti, arrivano altri attacchi dopo quelli durissimi dei cinque consiglieri del suo stesso partito, su cui dice Radiocastello pare il primo cittadino abbia adito addirittura le vie legali. Abbiamo contattato sin da ieri (24 ottobre) il sindaco di Caivano per avere conferme, ma il suo cellulare squillava senza risposta, così come il telefono dello studio medico risultava sempre occupato.
Comunque, al di là di come finirà la vicenda – magari alla caivanese, ovvero a tarallucci e vino – è cosa grave che un sindaco venga di fatto sfiduciato dal partito di cui è anche segretario dopo nemmeno cinque mesi dalle elezioni. Ciò conferma quello che avevamo scritto nemmeno una settimana fa: le dimissioni del fratello Luca da commissario cittadino di Forza Italia non erano giunte per motivi personali o familiari, ma politici. Anche Tonino Falco, il precedente sindaco, fu sfiduciato dal suo partito (l’Udc), ma dopo quasi un anno e mezzo, poi finì a tarallucci e vino…
Stamattina domenica 25 ottobre, la minoranza consiliare ed i partiti che stanno all’opposizione affiggeranno il seguente manifesto, che già circola su alcuni profili Facebook, accusando il noto “moralizzatore Monopoli” (ai tempi della giunta Falco, ndr) di Parentopoli, altro che discontinuità predicata in campagna elettorale. Tre incarichi di quattro soldi sarebbero stati affidati a ditte e persone “amiche”.