Gigi d’Alessio e il concerto del 6 settembre gratis a Caserta per la ‘terra dei fuochi’

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gigi casertaCaserta Il futuro della Campania, ma in definitiva di tutto il Sud, passa attraverso una nuova presa di coscienza. Ognuno può e deve dare una mano. Solo lavorando tutti insieme, secondo Gigi D’Alessio, si possono ottenere grandi risultati. La Terra dei Fuochi è una grande prova, ma anche una straordinaria opportunità.
Gigi D’Alessio, parlando con Rtl 102.5, ha annunciato le sue grandi iniziative in programma, nell’ambito dell’operazione ‘Campania SiCura’, pensata per ridare dignità e difendere i prodotti agroalimentari campani, minacciati dalla pessima eco della ‘Terra dei Fuochi’.
“Innanzitutto – dice Gigi D’Alessio – non si deve negare la speranza. La Terra dei Fuochi merita la speranza! Una terra indubbiamente maltrattata negli anni, ma che ora può essere all’alba di una nuova era. Questo perché, ora, si sente finalmente la vicinanza dello Stato e la volontà di unirci e darci tutti una mano. Ognuno per il suo”.
“Io canto – ricorda Gigi D’Alessio – e quello che posso dare alla mia terra è proprio questo, portare futuro e speranza con la musica. Il prossimo 6 settembre faremo un concerto gratuito, davanti la Reggia di Caserta e, grazie al contributo degli sponsor, già oggi posso annunciare che compreremo un’autoambulanza neonatale, ristruttureremo il Pronto Soccorso pediatrico dell’Ospedale Santobono-Pausilipon e compreremo attrezzature per l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Un grande sforzo, per il territorio.”
Gigi D’Alessio, però, ha voluto fare di più: ha realizzato un docufilm, dedicato alla Terra dei Fuochi, ‘Malaterra’. Con le interviste al giornalista Sandro Ruotolo, a Don Maurizio Patriciello, al generale Costa della Guardia Forestale, si è fatto raccontare quel territorio disastrato, da chi lo vive, lo difende e lo racconta da sempre. “Ho voluto ascoltare le mamme della Terra dei Fuochi – ricorda D’Alessio – donne, che hanno perso i figli per delle brutte malattie. Ho voluto sentire e capire, senza dare giudizi o prendere posizione, perché sarà lo spettatore a doversi fare un’idea. Ci sono grandi problemi, che nessuno vuole e deve nascondere, ma è importante che lo Stato prenda degli impegni – ho sentito parole importanti del Premier Renzi in tal senso – e non si devono dimenticare i tanti aspetti positivi e i segnali nuovi. Ecco perché anche io ho voluto fare la mia parte e , in ogni tappa del ‘Malaterra World Tour’ in partenza, il concerto sarà preceduto dalla proiezione di ‘Malaterra’.
‘Malaterra’ è anche il titolo di una canzone che Gigi D’Alessio ha regalato alla Terra dei Fuochi: “E’ vero – ricorda l’artista napoletano – per sette anni tutti i proventi di ‘Malaterra’ saranno interamente devoluti a quel territorio. Mi auguro di incassare tanto, perché più incassiamo, più attività facciamo! Per esempio, il generale Costa mi ha suggerito di acquistare e piantare dei pioppi, che hanno la capacità di assorbire i veleni dal terreno”. “Quello che è certo – continua – è che la Campania la dobbiamo curare e la stiamo curando”.
D’Alessio, poi, lancia un appello: “Solo stando tutti uniti, istituzioni, artisti, cantanti, calciatori, attori, etc. possiamo farcela”. “Un ringraziamento particolare va a Rtl 102.5, perché è importantissimo che la radio più ascoltata d’Italia abbia preso a cuore questo problema e mi sostenga. Ringrazio il Presidente di Rtl 102.5, Lorenzo Suraci, che nelle nostre chiacchierate sulla Campania e la Terra dei Fuochi ha capito la mia passione ha deciso di aiutarmi. Il risultato – ripete Gigi D’Alessio – è il grande concerto del 6 settembre, a Caserta, e il ‘Malaterra World Tour”.
Il gran finale del tour sarà allo stadio San Paolo di Napoli, per il concerto, che sarà trasmesso in Radiovisione da Rtl 102.5. “Tutte occasioni per annunciare che i prodotti della Regione Campania sono forse i più controllati al mondo e probabilmente fra i migliori al mondo.”
A tal proposito, da Gigi D’Alessio arriva una denuncia: “Uno dei più grandi problemi è proprio quello del boicottaggio silenzioso dei prodotti della terra della Campania, non solo della Terra dei Fuochi. Tutto nacque un giorno, quando in un supermercato vidi un cartello, con scritto ‘questi prodotti NON sono campani’. Da lì a poco, per fare un esempio, scoprii, invece, che abbiamo i migliori pomodori, quanto a coltivazione e controlli”.
“Già siamo stati avvelenati – esclama D’Alessio – adesso facciamo anche terrorismo psicologico e speculazione, pagando molto meno i pomodori campani, perché potrebbero arrivare dalla Terra dei Fuochi. Significa sparare sull’intero comparto agroalimentare e mettere a rischio una delle poche industrie della Campania e di tutto il Sud. La conseguenza è far fallire delle aziende e mettere della gente in mezzo a una strada. Dobbiamo tornare, invece, a sottolineare le nostre eccellenze”.

CasertaNews

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