NAPOLI – Non c’è nessuno in consiglio regionale che non la conosca. L’uragano Flora entra nelle stanze dei bottoni e fa sentire la sua voce. Le difficoltà e la burocrazia non la spaventano, anzi ne aumentano la determinazione. E così, negli anni da consigliere regionale, ha ottenuto dei risultati decisivi per il new deal campano a cui sta lavorando e che spera di portare avanti oltre il 31 maggio. Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania, è in corsa per un posto nel parlamentino regionale. Non si presenta con promesse. Agli elettori presenta i fatti.
Quali sono i “fatti” importanti di cui è stata protagonista?
Lo sblocco del turn over in ambito sanitario. Mobilità, stabilizzazione dei precari e assunzioni. Mi sono battuta tanto per ottenere questo risultato, indispensabile per offrire sicurezza – professionale ed economica – a medici e infermieri e per migliorare l’efficienza dei servizi e dell’assistenza.
La Sanità sembra essere il settore a cui ha dedicato maggiore attenzione…
Sono medico, non potrebbe essere altrimenti. Ho cercato di affermare la necessità di una migliore qualità assistenziale sul territorio e, all’inizio di marzo, è stato varato il decreto che introduce le Aggregazioni Funzionali Territoriali (Aft) e le Unità Complesse di Cure Primarie (Uccp), con l’obiettivo di garantire la continuità dell’assistenza 24 ore al giorno, umanizzare le cure e mantenere la persona nel proprio ambiente. Inoltre, si favorisce l’elevata qualità delle caratteristiche tipiche dell’assistenza primaria, come la relazione interpersonale, la continuità, il coordinamento dell’assistenza e viene garantita la gestione integrata dei pazienti, attraverso l’implementazione di percorsi assistenziali e l’integrazione tra sociale e sanitario.
A proposito di sociale, non si può non ricordare il suo tour nelle carceri campane. Perché ha voluto accostarsi a questa realtà?
La sanità penitenziaria è stata sempre penalizzata. Ho voluto riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni le carenze e gli scarsi livelli assistenziali essenziali dei detenuti. Ho richiesto risorse umane e nuove strumentazioni per le case circondariali. Entrambe le istanze sono state accolte. Per stabilizzare il personale medico, a breve partiranno avvisi pubblici per l’assegnazione di medici specialisti per patologie importanti, che possano prestare cure adeguate ai malati e seguirli, in modo competente. Inoltre, saranno avviati dei contratti annuali per la Guardia medica in modo tale da garantire la continuità assistenziale. Un risultato importante è stato conseguito anche sul fronte della diagnostica per immagine. Il carcere di Poggioreale avrà un ecografo e un apparecchio per la Tac. Le gare sono già state attivate.
Sta portando avanti altre istanze in campo sanitario?
Certo. Penso alla richiesta di attivazione della struttura di emodinamica al San Leonardo di Castellammare e all’introduzione della procreazione medicalmente assistita nei Lea. Qui i tempi sono più lunghi, ma l’ostinazione ad offrire dignità ai cittadini campani non ha limiti che tengano. Sono una combattente e sono abituata a non arrendermi.
Ha dimostrato di non volersi arrendere anche nel rilanciare il tema della dorsale sorrentina. Perché ritiene che sia così importante?
La Penisola sorrentina è una delle poche mete turistiche di fama internazionale con un’unica via d’accesso che spesso diventa un inferno di traffico. Per migliorare l’accoglienza bisogna innanzitutto migliorare la viabilità. Ecco perché ritengo che una strada alternativa sia fondamentale per la qualità della vita dei residenti e per il comparto turistico.
Lei ha sempre detto di ritenere prioritario il settore dell’incoming in Costiera.
In realtà, credo anche di averlo dimostrato perché ho ottenuto risultati importanti. Per quanto riguarda il depuratore di Punta Gradelle, ho monitorato il cronoprogramma, che è stato rispettato. Entro agosto 2015 sarà funzionante e la risorsa mare potrà finalmente essere valorizzata e diventare un brand. A breve incontrerò l’assessore all’Ambiente, che si è già impegnato per lo smantellamento dell’impianto a Marina Grande a Sorrento. Inoltre, ho spinto costantemente per finanziare la messa in sicurezza delle coste della Penisola sorrentina. I comuni di Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano di Sorrento e Meta, che sono rientrati nel progetto “Coste sicure”, beneficeranno di 13 milioni di euro. Vico Equense e Sorrento possono ancora presentare un progetto. Sarò ben lieta di seguirlo in ogni fase.
Parliamo di commercio…
Io credo molto nelle risorse agricole, artigianali, imprenditoriali della nostra terra. Il problema è immettere i prodotti sul mercato. Ho lavorato ad una legge, di cui sono stata firmataria, che intende semplificare le procedure amministrative e affermare il principio che l’esercizio dell’attività commerciale è libero. Si tratta delle “Norme in materia di tutela della concorrenza nel settore della distribuzione commerciale”.
E per il rilancio dei prodotti agricoli?
Ho richiesto l’analisi delle aree interessate dall’interramento dei rifiuti tossici, in modo da circoscriverle e isolarle da quelle salubri. Voglio che il “made in Campania” – sia per i prodotti agricoli che per la filiera lattiero caseaia – sia salvaguardato. Inoltre, ho organizzato diversi convegni per promuovere le eccellenze locali. Interessante la kermesse che si è tenuta a Castellammare di Stabia su “il buono che fa bene”, in cui si sono confrontati produttori e piccoli imprenditori sulle potenzialità inespresse del comparto e sulla necessità di consorziarsi.
I convegni sono occasioni informative e divulgative fondamentali.
Io credo molto in questi momenti di conoscenza. Non a caso, ne abbiamo organizzati diversi, da quello sul tumore al seno, a quello sul cancro alla tiroide. Poi, in occasione del Natale, ci siamo concentrati sulla necessità di una dieta equilibrata, con il meeting sul tema “Un Natale grasso, ma non troppo”. E oltre ai convegni, abbiamo puntato sull’apertura di una sede al centro di Vico Equense, per offrire momenti di scambio, cultura, informazioni, soprattutto per i giovani che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro. Abbiamo uno staff che aiutata i ragazzi ad iscriversi al programma di Garanzia Giovani, che aiuta a redigere i curricola, che cataloga i cv. Penso che i giovani siano la nostra risorsa per il futuro, la nostra occasione da cogliere, anzi… da coltivare! Chi si realizza, migliora l’intera società, infonde speranza, offre un messaggio positivo.
Lei è una professionista affermata e una donna delle istituzioni. Qual è il messaggio che vuole trasmettere?
Il mio impegno è tutto condensato nello slogan che ho scelto: “Io sono voi”. E io mi sento parte degli sguardi incrociati, delle strette di mano, delle promesse e delle risposte. Io sono le aspirazioni dei nostri ragazzi, la ricerca di libertà e giustizia dei disillusi, la forza di chi vuole ancora combattere. La giusta battaglia è per tutti noi. La giusta battaglia siamo noi, cittadini campani!