ROMA – L’Associazione Antimafia Caponnetto lancia l’allarme sulla repentina scomparsa di uno fra i più coraggiosi ed impegnati pubblici ministeri partenopei, Federico Bisceglia (NELLA FOTO AL CENTRO), schiantatosi la notte scorsa con la sua auto sulla A3 per cause ancora tutte da accertare.
Bisceglia, cui veniva da tutti riconosciuto il rigore delle indagini e l’esemplare attività di magistrato, era da tempo al lavoro su indagini di prima linea, in particolare quelle sulla Terra dei Fuochi e l’altra, non meno delicata, sull’oscura morte della piccola Fortuna Loffredo, volata giù da un palazzone nel Parco Verde di Caivano, una delle aree più degradate dell’hinterland partenopeo.
La Caponnetto sottolinea come l’improvvisa scomparsa del pm Bisceglia, oltre a privare gli assetti investigativi partenopei di uno dei suoi magistrati di punta, avviene esattamente sette giorni dopo il non meno inatteso decesso di Carmine Schiavone, il pentito di camorra che proprio sugli inquinamenti tossici e radioattivi nelle aree avvelenate al confine tra napoletano e casertano aveva reso decisive verbalizzazioni, tanto da indurre un alto magistrato come il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, a chiedere approfonditi accertamenti sulla morte dell’ex boss.
Non si abbassi la guardia!, questo l’appello della Caponnetto, che attraverso la segreteria nazionale e il consiglio direttivo annuncia il proprio impegno di contributo e stimolo ai pm chiamati ad indagare sulle vere ragioni dell’incidente, costato la vita al giovane e brillante pm ambientalista della Procura di Napoli Nord.