Consegnata a don Patriciello la tessera di giornalista

0
1938

P1020827FRANCESCO CELIENTO

NAPOLI – Stamane (25 febbraio), presso l’ordine dei giornalisti della Campania, sono stati consegnate le tessere professionali ai neo iscritti all’albo dei pubblicisti. Fra di loro spiccava un nome noto, Padre Maurizio Patriciello, da vari anni editorialista del quotidiano Avvenire, il primo a denunciare lo scempio ambientale poi venuto a galla nella sua drammaticità con il nome di Terra dei Fuochi.

A consegnare il tesserino al sacerdote anti-inquinamento, il consigliere dell’ordine Mimmo Falco (nella foto), già vicepresidente nazionale e della Campania delle “penne”, originario proprio di Caivano, la citta adottiva di Patriciello.

Molti giovani colleghi pubblicisti e persone che hanno assistito alla cerimonia hanno approfittato dell’occasione per scattarsi un selfie con il prete della parrocchia del Parco Verde.

Previous articleCaivano, sequestro in via Cassiodoro
Next articleSabato marcia a Casandrino, ‘Stop Biocidio’
Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here